Cesena
è nota per la piadina, sorta di pane azzimo piuttosto piatto e di
forma circolare. La si può trovare in tutto il territorio cittadino,
venduta in particolari chioschi. Può essere servita semplice per
accompagnare i pasti, ma è ottima se gustata insieme ad affettati
ed insaccati di vario tipo oppure insieme al formaggio "squacquerone",
con l'aggiunta di rucola.
Col medesimo impasto di acqua, farina, sale, strutto e bicarbonato
usato per la piadina, vengono fatti anche i "crescioni", sorta di
calzoni riempiti a piacere coi più vari ingredienti: tipici i crescioni
alle erbe, al pomodoro-mozzarella, ai funghi, zucca e patate ecc.
Diffusa la cultura della pasta all'uovo fatta in casa, particolarmente
sotto forma di pappardelle in brodo, cappelletti (in brodo o asciutti,
in tal caso serviti al ragù, oppue con panna, formaggio e prosciutto
cotto), tagliatelle, lasagne. Altri tipi di pasta tipici del cesenate,
sono gli strozzapreti, serviti al ragù ed i passatelli in brodo.
Per quanto riguarda i secondi piatti, la parte del leone nella
cucina cesenate la svolge il maiale (e' baghèn, in dialetto) del
quale non si butta via nulla: grigliate miste, carne ai ferri, arrosti,
sono tipici della zona, in particolare di quella collinare. Diffuso
l'uso d'insaccati e degli affettati derivati dal maiale, specialmente
prosciutto, salame, mortadella, coppa e culatello, accompagnati
dalla piadina e da un buon bicchiere di vino rosso. In misura minore
è amato dai cesenati anche il coniglio (e' cùnéij), cucinato arrosto,
ai ferri o in porchetta, ed il pollame in generale, col pollo (e'
pol) allo spiedo in primo luogo, oppure al forno o arrosto. Per
quanto riguarda la cacciagione, vengono utilizzati nella cucina
cesenate, specialmente in collina, cinghiali, lepri, quaglie.
Infine, nonostante il mare Adriatico disti appena 14 km dalla
città, nel cesenate non si riscontra una particolare cultura gastronomica
marinara, più in voga sulla costa e comunque legata più ad esigenze
turistiche che culturali/ambientali. Dolci: i dolci tipici del cesenate
sono la ciambella, sia quella caratteristica col buco, sia quella
lunga e piatta (di solito si gustano inzuppate nel vino), il castagnaccio,
le frappe (tipiche del periodo di carnevale). Inoltre si produce,
nel periodo della festa patronale di S. Giovanni (fine giugno) il
tipico "fischietto di S. Giovanni": un fischietto rosso di zucchero
caramellato a forma di oca. Vini: nel cesenate si producono vari
tipi di vino, in particolare "Sangiovese", "Trebbiano", "Cagnina",
"Albana" e il "Pagadebit".